20 maggio

1893

MONTEROTONDO Marittimo – Nasce ” Cennini Egizio fu Giovanni, bracciante – Anarchico da arrestare in caso di rintraccio nel Regno – Connotati: statura media, pallido, capelli e occhi castani, fronte larga, viso tondo, cicatrici alla gamba destra presso il malleolo; ha la spalla sinistra più inclinata della destra ” (Questura di GR – 26/10/1937 + BDR pag.77).  Egizio Cennini fu un vero e proprio “profeta itinerante della rivoluzione”, come molti altri esule in Francia.

1898

LIVORNO – Nasce Michele Bertini, di professione scalpellino e muratore. Militante comunista, nel 1923 espatria e svolge attività antifascista in Francia. Nel 1941, al suo rientro in Italia, viene subito arrestato e, dopo 2 mesi, liberato sotto diffida (CPC).

1909

SINALUNGA – Nasce Ciro Boscagli, muratore e comunista. Espatria nel 1924 ed è iscritto nel 1934 in Rubrica di Frontiera per attività antifascista all’estero. Internato in Francia nel 1939 (Vernet), è tradotto in Italia nel maggio 1941 ed internato a Corropoli. Viene liberato il 16 agosto 1943 (CPC).

1920

S.QUIRICO d’ Orcia – Nasce Giovanni Pistoi, nome di battaglia Jean, partigiano combattente con la Resistenza piemontese nella 15ª Brigata della 11ª Divisione Garibaldi. Catturato dai fascisti, verrà fucilato il 22.12.1944 a Saluzzo nella caserma M. Musso. E’ fratello di Spartaco Pistoi, altro eroico caduto partigiano (IRT). Per INSMLI la data di nascita sarebbe il 19 maggio 1920. E, sempre tratta da quel sito, ecco la sua ultima lettera “Cara Mamma e cari tutti,  Ormai so la fine che debbo fare: perciò  queste sono le ultime mie parole. Ho sempre pensato a te,  mamma, e a voi tutti, specialmente a mio fratellino Silvio.  Non ho paura di morire.  Salutatemi Caterina e la sua famiglia.  Bacioni a tutti.  Ciau .  tuo figlio Giovanni“.

1922 

VENTURINA – Le camicie nere minacciano azioni violente contro la Lega colonica locale, ”rimasta intatta dopo un anno di dittatura fascista nelle nostre campagne”, e informano il suo segretario, Emilio Montanari, che ”ogni atto di rappresaglia contro la Lega” è ”giustificato” (RLL).

1924  

CASTIGLIONCELLO – Nasce Marino Pacciani, “Marino“, partigiano in Emilia Romagna nella IIIª Brigata Beretta dal 20/7/1944 al 25/4/1945  (UBO).

1932 

S.GIMIGNANO –  Arresto del falegname  Angiolo Corsi con l’accusa di organizzazione comunista: scamperà questa prima condanna per effetto dell’ amnistia del novembre dello stesso anno. (N.B. L’arresto potrebbe essere avvenuto in Poggibonsi) (CPC).

1935

ROMA – Sentenza del TSF. Il livornese  Ettore Borghi (Livorno, 13/05/1904 ), inviato nel settembre 1934 dal centro estero del PCI per collaborare alla riorganizzazione del partito a Milano e Novara, è individuato e arrestato. Dai documenti sequestrati la polizia ricostruisce una parte dello schema organizzativo comunista della zona. Viene condannato per ” costituzione di associazione comunista, appartenenza alla medesima, propaganda sovversiva ” a 20 anni (Sentenza n. 34 del 20-5-1935 Pres. Gauttieri – Rel. Lanari).

1944

ARCIDOSSO – Attaccata una macchina tedesca e feriti i 3 graduati che si trovavano a bordo (CRT).

AUSTRIA – In seguito a tubercolosi polmonare, a Wolfsberg in Carinzia, muore Fabio Orlandini (Capannoli, 31.08.1923) allievo ufficiale-aspirante guardiamarina internato nello Stammlager XVIII [DDS].

CASCIANO di MURLO –  Il Distaccamento partigiano Borgianni-Boschi attacca la caserma GNR liberando 2 partigiani prigionieri (CRT).   Alle 9 di mattino, un Distaccamento della Brigata Spartaco Lavagnini, quello di ‘Serpente’ (Pasquale Plantera) con una trentina di uomini, muove su Casciano di Murlo per liberare due partigiani della ‘Lavagnini’ , Altero Cortonesi ‘Piccino’ e Renato Masi ‘Gino’, catturati dalla GNR di Vescovado e rinchiusi nelle scuole elementari della frazione di Casciano. L’azione ha successo e porta anche alla cattura di 3 militi che vengono trasportati al campo base: il repubblichino Maddalena aderisce al movimento partigiano mentre i militi Bardelli e Massaiu, riconosciuti colpevoli anche di aver sparato sulla folla di donne che chiedevano il rilascio dei partigiani, vengono fucilati. Solo l’impreparazione di un partigiano che apre il fuoco troppo presto non permette la cattura di altri elementi fascisti in arrivo da Siena (BPA – PVM – LDM – Resistenzaitaliana.it). Ne danno notizia anche i fascisti: “Il 20 andante, alle ore 11, in frazione Casciano di Murlo (Siena), un vicebrigadiere e cinque militi del distaccamento G.N.R. di Murlo, fermavano, a scopo di identificazione, tre sconosciuti, uno dei quali riusciva a fuggire mentre gli altri 2 venivano trattenuti nei locali delle scuole in attesa di un mezzo per eseguire la traduzione. Alle ore 13, numerosi ribelli armati, malgrado la pronta reazione a fuoco dei militi, liberavano con la violenza i fermati  catturavano il sottufficiale e due militi, mentre i rimanenti tre militi riuscivano a sottrarsi alla cattura. Di questi tre militi soltanto uno rientrava in caserma” (NGNR del 23/5/1944).

CINIGIANO – In località Macchia Alta, militi GNR fucilano un colono colpevole di aver ospitato una pattuglia partigiana (CRT).

GERFALCO – Il nucleo comando e la maggioranza delle forze della XXIII Brigata si traferiscono in Carlina, zona ricca di acqua, boscosa, non facilmente raggiungibile, adatta anche ai lanci aerei di rifornimenti (ACG).

GROSSETO – A questa data la Questura di Grosseto annota che nei giorni precedenti sono stati uccisi alcuni capi banda famosi, quali il Capitano neo-zelandese Rodrik fuggito da un campo di concentramento, e il tenente Gino ( Luigi Canzanelli ), al quale si addebita la morte del fascista repubblicano Guglielmo Faenzi avvenuta nel mese di aprile.

MANCIANO – 3 colonne tedesche specializzate nella ”lotta alle bande” e reparti GNR provenienti da Orvieto, Viterbo e Grosseto, attaccano il campo della Banda Arancio nella zona di Montauto: catturano 30 patrioti (in parte impiccati sul posto ), distruggono il campo trincerato, 4 casali e 12 capanni dei partigiani. La formazione si disperde (CRT).  Per altre fonti in realtà i partigiani catturati ed uccisi si ridurrebbero ad uno solo: Delio (Adelio) Ricci, della Banda Armata Maremmana, di Alessandro e Felicita Cimarello, nato a Montefiascone l’8 marzo 1925, bracciante, celibe, che verrebbe fucilato, in località Campigliola, per (AGA) ed invece impiccato ad un olivo per (BAM), poiché non dà informazioni e nomi neanche sotto tortura.

MONTE AMIATA – I fascisti uccidono il colono Eusebio Mecattini di Montenero, reo di aver dato alloggio alla pattuglia che dal Monte Amiata si era recata il giorno prima all’assalto alla Prefettura fascista di Paganico (TMeS).

MONTEVITOZZO – A Montevitozzo, in uno scontro tra legionari e partigiani, resta ucciso il partigiano Calvino Gagliardi.

MONTI delle CARLINE –  La IIª compagnia partigiana della XXIIIa Brigata, dopo aver invano atteso un nuovo lancio di armi dagli Alleati, compie il trasloco di uomini e mezzi dal Berignone alle Carline: vengono usati muli e un camion requisito . Forte è la rete di vigilanza della popolazione locale. (RGB) * Viene ferito il partigiano Stelio Gazzarri. *

PITIGLIANO – 12 persone precedentemente fermate sono trasferite dai tedeschi al campo di concentramento di Bagnoregio (BAM).

RIOTORTO – I partigiani assaltano le sedi delle istituzioni fasciste e, inutilmente, la caserma della GNR (CRT + LDIIR).   

S.CASCIANO dei BAGNI – ” … verso le ore 17, … , circa trenta banditi armati irruppero nella caserma del distaccamento G.N.R., sorprendendo e disarmando 11 militi presenti, compreso il comandante, brigadiere Guglielmo Fantucci, che condussero al seguito per circa un chilometro, rilasciandolo” (NGNR Gnr del 2/6/1944).

SASSOFORTINO – Nei pressi del paese, uomini della Brigata Gramsci requisiscono un camioncino di tabacco destinato alla milizia di Grosseto (MAM)

VOLTERRA – A Mazzolla i partigiani interrompono le linee telefoniche. Catturato e rilasciato nel volterrano 1 milite GNR mentre 1 altro resta ucciso (CRT).

1945

LIGURIA – In località Stadomelli di Rocchetta di Vara -Sp, cinque partigiani sono fucilati dai nazifascisti dopo essere stati costretti a scavarsi la fossa. Tra i martiri, Guerrino Guerrieri, partigiano nativo di Chiusdino (ILSREC).

PISA – I CLN della provincia tengono il loro primo congresso che si svolgerà su due giorni, ‘autorizzato’ dalle autorità Alleate (ACG)