8 aprile

1888 

ROSIGNANO Marittimo – Nasce Francesco Meucci, di Pietro. Calzolaio ed anche caffettiere, anarchico residente poi a Firenze, sorvegliato nel lunghissimo periodo dal 1915 al 1941 (PVQ,47).

1910

S.CROCE sull’Arno – Nasce Sergio Puccini. Agricoltore, espatria con la famiglia nel 1924 e viene iscritto in Rubrica di Frontiera per la sua attività antifascista in Francia. Arrestato al rimpatrio nel gennio 1942, è confinato a Pisticci per 2 anni. Liberato nell’agosto 1943 (CPC).

1913 

POGGIBONSI – Nasce Ottorino Zazzeri. Bottaio, viene arrestato il 7.4.1934 per organizzazione e propaganda comunista, deferito al Tribunale Speciale, prosciolto ed ammonito per un biennio, interamente scontato. Nel 1942 è militare, sempre vigilato (CPC).

1914 

San GIMIGNANO – Nasce Paolo Maltinti, partigiano Fabio, combattente in Piemonte Divisione G. Davito e quindi con la IIª Brigata Bruno Buozzi delle Matteotti (IRT).

1915 

BOCCHEGGIANO – Nasce Bandino Pimpinelli, manovale, attivo antifascista, tra i fondatori dell’ Organizzazione Clandestina Comunista del paese e della Resistenza locale come caposquadra partigiano. Muore il 3.10.1996 (RMR).

1923 

PISA – Si svolgono le elezioni comunali nel capoluogo, con l’astensione delle sinistre e dei repubblicani. Numerosi i casi di violenza per costringere la gente a recarsi alle urne e votare la lista fascista (RMAA).

1924

LIVORNO – Gli schiavisti neri bastonano il facchino di porto Manlio Barsotti (33) e l’operaio Amilcare Galligani, poi pugnalano alla schiena lo scaricatore portuale Oreste Martinelli (62 anni) e sottopongono ad un pesante pestaggio il facchino comunista Mario Brondi (30) al Caffè Montebianco in via Terrazzini (RLL).

VECCHIANO – Strascichi delittuosi post elettorali un po’ ovunque. In via Lucchese, presso villa Filippi, Ulrico Caponi – accusato di aver votato comunista e già minacciato di morte – vedendo arrivare un’auto con a bordo il fascista Dino Poli, il decurione della Milizia Emilio Gnesi ed i militi Giulio Susini, Ruffo Monnosi e Guido Marradi, si dà alla fuga inseguito dagli stessi che sparano diversi colpi di rivoltella. Una pallottola però colpisce il fascista Poli che in quel momento era in testa al gruppo degli inseguitori. Ricoverato in gravi condizioni al S.Chiara (in seguito morirà), il fatto veniva fantomaticamente travisato dalle camicie nere cui il Federale Filippo Morghen ordina feroci rappresaglie. Una squadra fascista comandata da Alessandro Carosi si reca nell’abitazione dell’anarchico Ugo Rindi, tipografo e segretario della sezione pisana della Federazione Italiana del Libro: qualificandosi come agenti di pubblica sicurezza, lo conducono fuori e a circa 200 metri dalla sua abitazione, in via del Marmigliaio, lo uccidono con una pugnalata al cuore, mutilandone poi orrendamente il cadavere. La brutale vicenda ebbe strascichi e divisioni all’interno degli stessi fascisti, tanto che stavolta furono eseguiti numerosi arresti, compresi quelli del Carosi – allora sindaco di Vecchiano -, del federale Morghen, del console della Milizia Franco Adami e del deputato fascista Giuseppe Biscioni (RMAA-FTRS-OSR).

1925

CASTELL’AZZARA – Nasce Alvaro Vasconi, di Carlo e Ubelia Balotti, partigiano che sarà fucilato dai nazifascisti a Manciano il 14 marzo 1944 con altri quattro compagni (AGA), la mattina alle 8,30 (BAM).

LIVORNO– Arresto di Corrado Faiani, per aver organizzato, insieme a Lanciotto Corsi, a Ugo Chiappe e ad altri antifascisti una clamorosa protesta in occasione dei funerali dell’anarchico Oreste Lunardi, morto sul lavoro, cadendo da oltre 20 metri di altezza nella stiva di una nave.

1926

LIVORNO – Olga Cappelli, insegnante elementare e moglie dell’ex assessore socialista Leonello Marcaccini, straccia un tricolore di carta che è stato incollato sulla sua porta di casa. Portata in Questura, è arrestata per ” sfregio del vessillo della patria ”. Dando prova di vile servilismo, le altre maestre si affannano a deplorare il gesto compiuto ”da chi dovrebbe nutrire i più elevati sentimenti di patriottismo ed inculcarli nei teneri animi della fanciullezza ” … (RLL).

1929 

PIOMBINO – Nasce Elio Mori, nomi di battaglia Fiorentino o Bocia, partigiano combattente nella Resistenza piemontese con la XVIIª Brigata Garibaldi (IRT).

1940

LIVORNO – La Commissione provinciale per il Confino, dopo aver previsto dimostrazioni fasciste contro il soggiorno del sovversivo castagnetano Giuseppe Neri nelle sue località di origine, di adozione e lavoro ( Castagneto, Peccioli e Ponte a Moriano ) non trova di meglio che prorogargli per la terza volta la condanna a 5 anni di confino, mandandolo a Pisticci, nel materano (RLL).

 1944 

CAMPIGLIA d’ORCIA – Militi fascisti della GNR catturano 3 prigionieri inglesi evasi dal campo di concentramento di Laterina (Ar) ma la sera alle 23,00 “circa 200 ribelli affluirono da varie parti e circondarono la caserma, bloccando le vie di accesso” squarciandone la porta con una bomba e, ottenuto il rilascio dei prigionieri inglesi, si allontanano  (Notiziario GNR del 19/4/1944). L’azione è effettuata dalla Formazione Mencattelli (CRT).

CASTAGNETO C. – Alcuni partigiani requisiscono generi vari alla fattoria del conte Ranieri Della Gherardesca (CRT).  – ” L’8 Aprile 1944, alle ore 5, in Castagneto Carducci, circa 50 ribelli armati al comando di un sedicente capitano di vascello, penetrarono nella fattoria di proprietà del conte Ranieri della Gherardesca, costringendo il colono Pietro Baldassarri, a consegnar loro 50 Kg di olio, 20 litri di vino e un numero imprecisato di coperte di lana e di effetti di biancheria” (NGNR del 24/04/1944).

CASTELNUOVO della MISERICORDIA –  Militari germanici attaccano al Ponte delle Fontanelle un autocarro credendolo carico di partigiani; invece è un autocarro civile con a  bordo il commissario politico e altri 6 fascisti repubblicani, diretto a Gabbro per un’azione di rastrellamento; restano uccisi 2 fascisti di Vada (Da Appunti per il Duce, Livorno 25.5.44).

CICIANO – Addetti militari delle organizzazioni antifasciste della zona si incontrano con 2 capi partigiani ed il segretario della federazione senese del PCI per concertare le azioni anti nazifasciste (TMV).

MONTORGIALI – In località Castellanuzza, circa 10 ribelli sequestrano un allievo milite e requisiscono denaro e indumenti ( Pref. GR telegramma 0770 + CRT ).     ” … alle ore 11, in frazione Montorgiali del Comune di Scansano (Grosseto), elementi ribelli si presentarono all’abitazione dell’allievo milite della G.N.R.  Aldo Seggiani, costringendo questi a seguirli per destinazione sconosciuta. Inoltre, al padre del militare asportarono la somma di lire 12.000, biancheria e coperte. ” (NGNR del 19/04/1944).

RADICOFANI – In località Scarpetta, fucilati 5 dei 7 militi GNR e carabinieri catturati il 3 marzo (CRT).

VADA – Nella notte fra il 7 e l’8 i nazifascisti si presentano alla fattoria «Magherini» ed obbligano  Pietro Franzon a condurli con un camioncino a Castelnuovo della Misericordia: durante il tragitto lo uccidono abbandonandone il corpo lungo la strada (Cronistoria Rosignano).

1947 

RIBOLLA – Per avvelenamento da gas, muoiono i minatori Francesco Bonelli e Luigi Cassoli (LEL).

1948

GROSSETO – I neofascisti del MSI tentano un altro comizio con Clavesani che subisce la stessa sorte di Almirante: ma stavolta la polizia si avventa sugli antifascisti distribuendo manganellate. Uno sconosciuto accoltella un agente: del fatto viene accusato, ingiustamente e ad arte, Ganna ma l’agente ferito, molto onestamente, non lo riconosce ( Si va pel mondo – Aristeo Banchi ).