5 aprile

1900

PORTOFERRAIO – Nasce Severina Galassa, antifascista processata dal Tribunale Speciale del Fascismo (CPC ex IDA).

S.CROCE sull’Arno – Nasce Balilla Puccini. Anarchico, sconta oltre un anno di carcere nel 1922-23 per complotto contro i poteri dello Stato, quindi viene assolto per insussistenza di reato. Espatria nel 1924 per sottrarsi a rappresaglie fasciste. Iscritto in Rubrica di Frontiera (CPC).

1903 

CAMPIGLIA Marittima – Nasce Antonio Fantozzi. Sarà partigiano a Genova nelle Sap dell’Ansaldo durante l’occupazione tedesca. Catturato, viene deportato a Mauthausen, luogo da cui non farà ritorno (ILSREC).

1911

ROSIGNANO SOLVAY – Nasce Lio (Lido) Picchianti. Giovanissimo entrò come operaio presso lo stabilimento Solvay. Sposato nel 1933, durante il regime fascista manifestò apertamente la propria insofferenza alla dittatura, alle prepotenze e alle ingiustizie che caratterizzarono il ventennio. Inevitabilmente la sua scelta politica fu causa di problemi per lui e la sua famiglia. Così nel 1943 entrò a far parte della Resistenza; nella 3° Brigata d’Assalto Garibaldi che operava nelle provincie di Livorno, Grosseto e Pisa.
Comandante della sezione “”Gallistru“” e in seguito della sezione “”Caglio“” partecipò ad innumerevoli azioni. Fu ucciso il 5 luglio 1944 dopo aver combattuto a fianco delle truppe alleate nella liberazione del suo paese, Rosignano Marittimo (nota come la battaglia della “”piccola Cassino“”). Colpito a morte dai nazisti sulla strada di casa: stava tornando dalla moglie incinta e dal figlio di otto anni (Resistenza Toscana).

1912 

PIOMBINO – Nasce Bruno Callai.Partigiano combattente in Liguria, con grado di tenente e nome di battaglia “Vivi”, nella CXVIIª Brigata Garibaldi – Sap Jori dal 1° ottobre 1943.

1924

CASTELNUOVO di Val di Cecina – Nasce Guido Salvadori, partigiano della XXIIIa Brigata Garibaldi che cadrà in combattimento a Montalcinello.

1933

BUONCONVENTO – Muore l’avvocato Salvatore Donatini. Socialista schedato fin da giovane, subisce aggressioni dai fascisti che gli devastano anche l’ufficio e provano, nel 1930, ad internarlo in manicomio senza successo (CPC).

1935

TRIBUNALE SPECIALE – Sentenza del TSF per “associazione sovversiva, propaganda comunista“. Riunioni campestri, diffusione di stampa, propaganda verbale e opera di proselitismo sono le attività che, nell’aprile 1934, aevano messo la polizia sulle tracce di questi comunisti di Poggibonsi. Ecco le pene inflitte:
Racchi Otello (Poggibonsi 3-9-1911, fabbro) 7 anni e 2 mesi; Bonelli Vittorio (Siena 19-11-1907, falegname) 3 anni; Boschini Giuseppe (S. Gimignano 2-3-1911, commesso) 5 anni; Centini Renato (Grosseto 31-8-1909, infermiere) 3 anni; Cenni Carlo (Poggibonsi 4-6-1915, barbiere) 4 anni; Corsi Angelo (S. Gimignano 23-9-1905, falegname) 5 anni; De Santis Ezio (Barberino -Fi  22-12-1911, muratore) 5 anni e 1 mese; Fusi Ferdinando (Poggibonsi  9-3-1914, operaio) 3 anni; Giorli Livio (Poggibonsi 18-4-1914, manovale) 3 anni; Giunti Otello (Siena 13-2-194, carpentiere) 3 anni; Giuggioli Enrico (Siena 28-12-1906, carpentiere) 3 anni; Ghizzani Danilo (Poggibonsi  3-3-1912, verniciatore) 2 anni; Lorini Giovacchino (Poggibonsi 4-3-1913, falegname) 3 anni; Minghi Luigi (Poggibonsi 29-1-1911, vetraio) 5 anni; Minghi Bruno (Poggibonsi 22-12-1912, vetraio)  3 anni; Paoletti Emilio (Poggibonsi  14-2-1910, stagnino) 5 anni; Provvedi Gino (Poggibonsi 5-11-1913, vetraio) 2 anni; Sancasciani Dario (Poggibonsi 12-12-1909, muratore) 5 anni (Sentenza n. 23 del 5-4-1935 Pres. Gauttieri – Rel. Presti).

1937

MADRID – In combattimento, cade il comunista Angelo Fornai di Montopoli Valdarno, volontario nelle Brigate Internazionali per combattere il fascismo (CPC).

1944

BOCCHEGGIANO – La squadra partigiana Fil di Ferro assalta la caserma GNR di Boccheggiano ma viene respinta. L’azione provoca comunque lo scioglimento del Fascio del paese (PVM). “Un’altra banda, forte di circa 50 ribelli, alle 1:30 attaccò la caserma del distaccamento G.N.R di Boccheggiano, ma venne respinta dalla pronta reazione dei militi. Non si conosce se gli aggressori abbiano riportato perdite“(NGNR del 14/04/1944).

MASSA MARITTIMA – A Fenice-Capanne i partigiani requisiscono armi e un’automobile presso la miniera. (Telegr. 0991 Pref. di GR ).

PIENZA – La formazione Mencattelli ferma un camion della SEPRAL di Arezzo requisendo 133 agnelli, una parte dei quali distribuiti alla popolazione (CRT). Inoltre “Alle 8,30, nel territorio di Pienza … una banda ribelle forte di circa 20 elementi, assalì l’autocorriera della linea Chianciano-Siena, controllando i documenti dei viaggiatori e maltrattando, dopo averlo disarmato del pugnale, un giovane in divisa della O.N.B.. I banditi dichiararono di ricercare il pubblico accusatore del Tribunale di Siena, che avrebbe dovuto trovarsi sull’automezzo” (Notiziario GNR del 9/4/1944).

PRESELLE – Il 7° Gruppo Bande attacca ed occupa l’ufficio della Questura di Grosseto trasportato per sfollamento a Preselle. Asportate tutte le armi e munizioni ivi esistenti ( REL. 7G ).

RADICONDOLI – La squadra partigiana di Vasco Turchi interrompe le linee telefoniche Radicondoli – Siena abbattendo numerosi pali nel tratto Radicondoli-Belforte e asportando circa 3 km. di filo (RGB)..

SASSO D’OMBRONE – Conflitto a fuoco tra 30 partigiani e fascisti  in cui rimangono uccisi un milite e un partigiano (Questura di Grosseto).

SIENA – In una nota riservata al duce, il fascismo senese, ormai conscio della volontà antifascista della popolazione, relaziona sulla situazione politica nella zona che ” … non accenna a migliorare. L’assenteismo, che si nota in prevalenza alla periferia, e che spesso rasenta l’ostilità, è da attribuirsi, di massima, alla propaganda del Comitato di Liberazione Nazionale, agli ammonimenti per mezzo di libelli diffusi da ‘Comitati segreti’ e infine alle bande ribelli la cui attività è in aumento e continua ad estrinsecarsi con atti di brigantaggio, aggressioni e catture di fascisti” (Notiziario GNR del 5/4/1944).

TORNIELLA – Si costituisce il locale CLN di cui fa parte anche il prete (CRT).