27 marzo

1869 

MONTEPESCALI – Nasce l’antifascista Sabatino Rosa (Vedi biografia).

1873

LA ROTTA – Sciopero degli operai fornaciai per l’aumento del salario (ALS).

1875

LIVORNO – Nasce Paolo Bonatti, barbiere anarchico, una vita passata ad essere ”vigilato” dagli apparati repressivi sabaudi e fascisti.

PISA – Nasce Guglielmo Foschi. Calzolaio, in seguito residente a La Spezia, anarchico attivo dall’inizio del secolo, viene più volte bastonato dai fascisti e arrestato il 19 novembre 1926 per propaganda contraria al regime e per Soccorso Rosso: per questo è confinato per 5 anni a Ustica. Subisce inoltre anche una condanna a un anno di carcere poi commutata in ammonizione e prosciolto nell’amnistia del novembre 1932. Fermato ancora nel 1936, vigilato almeno fino al 1942 (CPC).

1890

VICOPISANO – Nasce Guerrino Rossi, partigiano combattente a Roma, zona Acilia, con le formazioni del Partito Comunista (CPC).

1893 

PONTEDERA – Nasce Giuseppe Polidori. Bracciante, anarchico politicamente attivo dall’immediato dopoguerra, espatria nel 1922. Nel febbraio 1931 è colpito da mandato di cattura per complicità con l’anarchico Schirru rimpatriato con l’intenzione di attentare a Mussolini. Stralciato dal processo del Tribunale Speciale perchè latitante, muore nello stesso anno a Londra (CPC).

1901

LIVORNO – Nasce Leonetto Ciolli, operaio “ramaio“. Arrestato il 9 dicembre 1930 per “organizzazione comunista” e ” costituzione del PCI, appartenenza allo stesso, propaganda“, è condannato dal Tribunale Speciale a 2 anni di reclusione a Procida. Liberato il 30 giugno 1932, viene vigilato a lungo dai fascisti, almeno fino al 1942 (CPC).

1904 

S.CROCE sull’ Arno – Nasce Terzilio Lotti. Impiegato, nell’estate 1938 è arrestato per organizzazione comunista e condannato dal Tribunale Speciale a 3 anni di reclusione scontati a Castelfranco Emilia. Nel marzo 1940 è liberato per amnistia (CPC).

1922

PORTOFERRAIO – L’ex sindaco socialista di Cascina, Giulio Guelfi, che si è recato nell’isola per tenervi un comizio, viene assalito dai fascisti (RLL).

1923

MONTEVERDI Marittimo – Nasce Amedeo Vascelli, nome di battaglia «Nice». Sottotenente partigiano nella Sap Divisione Garibaldi Coduri in Liguria dal giorno 11/10/1944. Caduto per la lotta di liberazione il 16 novembre 1944, combattendo a Pian di Fieno di Ne (GE) (ILSREC).

NUGOLA – Nel territorio di Collesalvetti, nasce Ettore Scarpelli, partigiano in Liguria, Comandante di Distaccamento della Brigata Vecchia-Divisione Garibaldi Mingo. Caduto per la lotta di liberazione il 18 gennaio 1945 in seguito a fucilazione ad Altare della Brigata Vecchia-Divisione Garibaldi Mingo (SV).

VADA – Nasce Silvano Fornai, futuro partigiano combattente nella Resistenza piemontese con la 14ª Divisione Garibaldi. (IRT).

1932

CASTELNUOVO di Val di Cecina – Emilio Battaglini, di simpatie ostili al regime, viene aggredito e bastonato dai fascisti Giuseppe Pierattini e Gino Sardelli che lo costringono anche a bere una notevole quantità di olio di ricino: ancora più vigliaccamente,  il Sardelli mette a tradimento un punteruolo nella tasca dell’antifascista aggredito denunciandolo ai carabinieri per porto abusivo di ”arma pericolosa”. Battaglini viene associato per diverse settimane nelle carceri di Volterra, morendo non molto tempo dopo la sua scarcerazione per insufficienza di prove a causa di una grave malattia contratta in conseguenza delle violenze subite (ACG).

1934

LIVORNO– “Il Telegrafo” riporta che i voti contrari al fascismo nella Provincia di Livorno, nelle elezioni farsa di alcuni giorni prima, sono stati 103, di cui 3 a Capoliveri, 2 a Marciana, 5 a Portoferraio, 1 a Portolongone, 2 a Rio Elba e 3 a Rio Marina (FAR).

1937 

Luogo imprecisato – Presumibilmente a Genova, per  la frase “L’ora si avvicina per i fascisti, li schiacceremo come vipere” è arrestato il meccanico comunista Edoardo Luperini, nativo di Vecchiano che per questo subirà confino e vigilanza (CPC).

1942

GROSSETO – Grave colpo inferto agli antifascisti maremmani. Con una sentenza Orlandini, Bellucci e Renato Notari sono assegnati al confino;  Sarperi, Ottavio Franchi e Fulvio Benocci vengono ammoniti e altri 6 diffidati (TMV).

1944

ARCIDOSSO – In loc. Fonte alle Monache forze nazifasciste sorprendono i partigiani che si disperdono. 1 partigiano e 2 civili sono catturati, la formazione si scioglie (CRT).

BIENTINA – Si costituisce la Formazione partigiana Mori che opererà nella zona di S.Miniato (CRT).

LIVORNO – “… La popolazione è preoccupata perché teme uno sbarco nemico in quel territorio costiero. La situazione economica è disagiata. Pochi i prodotti a disposizione della popolazione, talché, per far fronte alle esigenze alimentari, si deve purtroppo ricorrere al mercato nero. I maggiori opifici industriali sono inattivi per i danneggiamenti subiti dalle offese aeree, mentre altri lavorano a regime ridotto inquantoché i macchinari principali sono stati smontati dai germanici e, secondo quanto si dice, trasportati al sicuro in alta Italia. Disoccupazione notevole perché gli operai sono generalmente restii a lavorare alle dipendenze delle organizzazioni tedesche” (NGNR del 27/3/1944).

MANCIANO – ” Il 27 marzo u.s., in Fiora di Manciano, un gruppo di ribelli armati asportò dall’ufficio postale gli apparecchi telefonici, che, poi, vennero abbandonati in una casa colonica. Successivamente si recarono nell’abitazione del segretario del Fascio, Piradoro Scalabrelli, sequestrandolo e rapinandolo di indumenti personali, del valore di circa 10.000 lire. Lo Scalabrelli venne rilasciato nella stessa giornata ” (NGNR del 7/4/1944).

MARINA di PISA – ” La sera del 27 marzo u.s., in marina di Pisa, si rinvennero vari manifestini sovversivi, incitanti all’arruolamento nelle Brigate d’Assalto Garibaldi ” (NGNR del 7/4/1944).

PAGANICO – Il Capo della provincia , Alceo Ercolani, si lamenta col Capo della Polizia della scarsità di mezzi a disposizione per fronteggiare l’attività ribelle. Chiede almeno 180 mitra e 3.000 bombe a mano e, siccome le bande partigiane diventano “sempre più numerose e tracotanti, urgono almeno 2 battaglioni bene armati” (TMV).

Sempre Ercolani protagonista. Dal suo telegramma nr. 1698  si evince che l’allora Pretore di Massa marittima, di cui segnaliamo il coraggioso atteggiamento contrario alla carcerazione dei familiari dei renitenti alla leva, non accetta l’adesione alla Repubblica di Salò ” … informo che pretore di Massa Marittima habet dichiarato che dopo lungo esame di coscienza non si sente ancora di presentare giuramento fedeltà at Repubblica Sociale Italiana punto habet espresso suo dubbio per giuramento che vorrà presentare avanti procuratore Stato. Trattandosi pretore che dovrà giudicare reati et applicare Leggi, ritengo necessario segnalarlo per provvedimenti che crederete opportuno adottare. Medesimo anche se presterà giuramento sarà sempre uomo infido che sarà bene eliminare al più presto ” (ACS – TMV). Ancora una volta, il Prefetto fascista Alceo Ercolani deborda dalle già severissime leggi repubblichine.

POGGIOFERRO – In contrada Gorvaiolo, circa 10 ribelli armati fanno irruzione nell’abitazione dell’allievo milite Sodonio Olivagnoli (Pref. GR, telegramma 40 del 31/3/44 ).

SANTA FIORA – Nasce la Banda partigiana di Santa Fiora, sotto il comando di Aldo D’Alfonso. Avrà vari scontri con reparti repubblichini (RMAA).

SAN MARTINO sul FIORA – I partigiani entrano in paese, sequestrano il locale Segretario Commissariale e asportano materiale vario (CRT). Verosimilmente trattasi dell’ episodio di Manciano sopra descritto.

SIENA – 4 giovani di S.Quirico di Sorano, catturati sei giorni prima al loro paese perché disertori dopo l’8 settembre, riescono a fuggire dal distretto militare (BAM).

 

1952

FIRENZE –  Con una declaratoria, la Corte d’Appello di Firenze, dichiara commutarsi la pena dell’ergastolo in anni 30 di reclusione ai fascisti  Angelo Maestrini [di Scarlino, Vice Comandante 98ª Legione G.N.R.], Michele De Anna [di Grosseto, Capitano medico della G.N.R.] e Sebastiano Scalone [di Roccastrada, Commissario ausiliario di P.S.] responsabili di rastrellamenti, fucilazioni e violenze in provincia di Grosseto.