20 marzo

1878 

PONTEDERA – Nasce Umberto Pettinelli. Fa il commesso ed è schedato come anarchico dal 1902. Nel dopoguerra è molto attivo e viene diffidato dal regime nel 1927. Arrestato con altri per disfattismo politico nel dicembre 1942, non si conosce l’esito di quet’ultimo provvedimento repressivo (CPC).

1879

SIENA – Nasce Nello Bertini,  antifascista schedato e sorvegliato come “pericoloso nelle contingenze belliche” (CPC ex PCB).

1891

LIVORNO  – Nasce Giorgio Campi, avvocato repubblicano schedato dal 1914, consigliere comunale a Livorno nel dopoguerra, diffidato nel novembre 1926 e vigilato almeno fino al 1941 (CPC).

PISA – Nasce Giuseppe Manzetti. Elettricista, comunista, attivo in campo politico e sindacale dall’immediato dopoguerra. Arrestato nel giugno 1927 per organizzazione comunista, assolto dal Tribunale Speciale per non aver commesso il fatto e, dopo oltre un anno di carcere, diffidato. Risulta ancora vigilato nel 1940 (CPC).

1899 

ROSIGNANO Marittimo – Nasce Remo Moroni, detto Amerigo. Operaio ed anarchico, è presente nel Casellario Politico e sotto vigilanza dal 1914 al 1933, anno in cui ne viene radiato (PVQ,49).

1903 

PORTOLONGONE – In quella che è oggi Porto Azzurro, nasce il tipografo antifascista Eraldo Borasi. Trasferitosi a Fossano (Cn), il 22 dicembre 1931 viene arrestato per appartenenza al Movimento Giustizia e Libertà, deferito al Tribunale Speciale, poi prosciolto per amnistia l’ 11 novembre 1932. Viene fermato anche nel 1935 (CPC).

1920

LARDERELLO – Sciopero negli impianti boraciferi per ottenere un aumento di 4 lire per ogni salario mensile (ACG)

1922

MASSA Marittima – Nasce Enzo Corbolini, futuro partigiano della IIIª Brigata Garibaldi “Camicia Rossa“.

PISA – Nasce Angelo Salomone, nome di battaglia Walla Angelo, partigiano combattente nella Resistenza piemontese con la Divisione Bellandy di Giustizia e Libertà e con la 29ª Brigata della 8ª Divisione  Val Orco (IRT).

RIOTORTO – Una squadraccia fascista di Giuncarico effettua una spedizione punitiva a Riotorto, bastonandovi Marino Bianchi, Pietro Capanna e Galileo Vanni. Il raid squadristo si ripeterà il 23 dello stesso mese (RLL).

1924

BIENTINA – I fascisti bastonano l’ex sindaco Annibale Iacopetti (RMAA).

PONTEDERA – Una squadra di fascisti penetra nell’abitazione del comunista Antonio Romboli bastonando tutti i componenti della famiglia e ferendo gravemente il figlio di Romboli con un colpo di rivoltella (RMAA).

1926

ARCIDOSSO – Nasce Artemio “Brida” Macchi, partigiano nella Resistenza piemontese, combattente e comandante di squadra della 183ª Brigata della Divisione Valle Aosta (IRT).

1932

LIVORNO – E’ assegnato al confino per 5 anni ” per tentata costituzione del fronte unico ” lo sterratore anarchico livornese Giovanni Biagini, arrestato dai carabinieri vicino all’isola di Capraia, mentre rimpatriava dalla Corsica  per portare via clandestinamente la famiglia di un altro oppositore livornese. Biagini viene deportato a Ponza (RLL).

1934

BOCCHEGGIANO – Per l’allagamento di parte della miniera, perdono la vita quattro minatori: Alfredo Falci, Aldo Forconi,Leo Rospetti e Primo Traditi (LEL).

1935

TRIBUNALE SPECIALE – Il TSF si occupa di appartenenti a cellule comuniste individuate nell’aprile 1934 nel savonese in seguito a una serie di manifestazioni e di diffusioni di stampa, specie nei cantieri OM, Ilva, Film, Carboni fossili. “Associazione comunista, propaganda sovversiva” è l’accusa. Tra gli arrestati figura il meccanico Giulio Rosati ( Chiusi 7/3/1889 ) che viene condannato alla pena di 2 anni di reclusione (Sentenza n. 15 del 20-3-1935 Pres. Le Metre – Rel. Lanari).

1944 

CASCINA – “Il 20 marzo u.s., alle ore 19,45, nel comune di Cascina, sulla linea ferroviaria Pisa-Firenze, ignoti fecero esplodere un ordigno provocando la rottura del binario e dei fili del telegrafo adiacenti.” (NGNR del 2/4/1944).

MAGLIANO in Toscana – Partigiani entrano in paese e attaccano la caserma della GNR prima di essere costretti a ripiegare (CRT).

PECCIOLI  – Dopo la reazione popolare del giorno precedente contro arresti di giovani renitenti, Peccioli viene assediata dai repubblichini al comando del maggiore Pierotti. Ha inizio un infruttuoso rastrellamento alla ricerca dei renitenti, nel frattempo datisi alla macchia: vengono così catturati solo i genitori che sono rinchiusi nella caserma pisana delle Camicie Nere e torturati, uomini e donne, per estorcere loro informazioni sui fuggitivi. Gina Biondi, una delle mamme arrestate, così descrive un episodio di quei terribili 96 giorni : ” Io e Albertina, dopo essere state percosse, fummo legate a sedere su due sedie con la schiena una contro l’altra. Ci legarono due pistole sotto il mento con il grilletto anch’esso legato in maniera che, se avessimo abbassato la testa, ci saremmo uccise da noi. In questa posizione di supplizio ci tennero per alcune ore perché volevano sapere da noi dove erano nascosti i nostri figli. ma resistemmo e non dicemmo nulla” (RMAA).

PIOMBINO – Le SAP piombinesi affiggono nottetempo “manifestini contenenti minacce contro coloro che collaboravano con il Governo Repubblicano e invitanti gli operai a scioperare o a compiere atti di sabotaggio e di opposizione all’invio di manodopera in Germania” (LDIIR).

PITIGLIANO – Sulla strada Pitigliano-Manciano attacco e incendio di un’autolettiga e autocarro tedeschi da parte di banditi; 4 morti germanici (Questura di Grosseto ).

TIGNANO – A Tignano presso Casole d’ Elsa, i partigiani del Velio attaccano un distaccamento della Milizia uccidendo due militi e facendo numerosi feriti (RGB-RMAA). Assalto della squadra partigiana di Borsa contro il presidio fascista della frazione di Casole d’Elsa: la sorpresa va a vuoto e la ventina di militi presenti resiste sparando anche razzi di segnalazione per avvertire i presìdi repubblichini vicini. I fascisti comunque hanno due perdite prima che i partigiani si ritirino per sottrarsi al rastrellamento (SUP).

VOLTERRA – Sul Monte Soldano, vari gruppi partigiani si scontrano con militi GNR di S.Dalmazio che feriscono con una bomba a mano il partigiano Cesare Tamburini di Pomarance:  la risposta provoca 3 militi uccisi e 2 feriti.  Alle Cetine presso Volterra, 1 partigiano viene scoperto e arrestato dalla GNR (CRT). Arresto dell’ antifascista volterrano Armando Ghilli (ANPI Volterra – RGB).

1945 

GERMANIA – In un lager nazista, da deportato, muore il militare livornese Carlo Di Prato (LXX).

MAUTHAUSEN – Nel lager tedesco, da deportato, muore Claudio Boni, di Umberto, nato a Livorno nel 1905 [EDM].

1946 

Luogo non indicato – Viene finalmente arrestato il fascista amiatino Vittorio Ciabatti, di Arcidosso, tenente della G.N.R., accusato di essere una delle menti dei vari rastrellamenti cruenti, di violenze e requisizioni arbitrarie. In I° grado sarà condannato alla pena di morte mediante fucilazione  [Sentenza del 18/12/1946 e successive].