14 marzo

1885

SCARLINO – Nasce Attilio Giuseppe Cignoni,  militante anarchico (Vedi Biografia R/esistente).

1890 

MONTIERI – Nasce Daniele Martini. Operaio socialista, sorvegliato dai fascisti dal 1937 al 1942, presente nel Casellario Politico Centrale.

1896

LIVORNO – Nasce Lina Rabà, ebrea deportata dai nazifascisti e deceduta ad Auschwitz (EIT).

1900

CECINA – Nasce Giuseppe Cappelli, impiegato schedato come comunista. Diffidato nel 1928 in quanto “Pericoloso in linea politica”, viene iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Tuttavia è radiato dal Casellario politico nel 1936, evidentemente non più ritenuto pericoloso o rinconciliatosi col regime (CPC)

1921

LIVORNO – Ore 22. Una trentina tra studenti, operai ed artigiani sovversivi – prevenendo la scadenza dell’ultimatum fascista di scioglimento della Lega Studentesca Sovversiva – chiede provocatoriamente conto del bando ad alcuni fascisti seduti al Bar Corradini in Piazza Cavour. Ne nasce un tafferuglio e vengono esplosi numerosi colpi di rivoltella. Alla fine ci sono due feriti fascisti: l’impiegato Ugo Botti, raggiunto da un proiettile all’epigastro e che morirà 2 giorni dopo, e lo studente Pier Luigi Santini, presidente della Lega Antibolscevica, colpito alla gamba destra. Seguono arresti tra i sovversivi: gli studenti Carlo Procaccia e Serretto Serretti, il ceramista Amleto Cantini, i facchini libertari Alceste Prunetti, Errico Pracchia, Virgilio Antonelli, Oreste Lunardi, detto “Orestino Bellognù” (RLL).

1923

SIENA – Nasce Aldo Gammi, nome di battaglia “Vigetto“, partigiano in Emilia dal 14/9/1944 al 25/4/1945 nella XXXIª Brigata Garibaldi “Forni”.

 1925

MANCIANO – Nasce Eugenio Nanni, “Italo”, di Giuseppe e Corinna Quirina Peruzzi, partigiano fucilato a soli diciannove anni il 27 maggio 1944 al muro di cinta del cimitero locale, cugino dell’ altro partigiano mancianese Achille Leoni fucilato il giorno dopo a Pescia Romana  (AGA).

1931

GROSSETO – Il comunista Aristeo Banchi ( detto Ganna ) viene condannato dal Tribunale speciale fascista a 2 anni di reclusione integrati da 3 di vigilanza speciale.

1942

LIVORNO – Le autorità collaborazionista francesi riconsegnano ai fascisti italiani il comunista Dino Frangioni che, pur sorvegliato, inizierà un lavoro di preparazione per la futura Resistenza nella quale avrà un ruolo importante (RLL).

1944 

COLLE di VAL d’ELSA – Partigiani della squadra di Borsa del Distaccamento Velio disarmano il Segretario politico Umberto Dividio ( o Di Vidi) e un altro fascista (Giuseppe Pelloni) recuperando 2 mitra e 4 revolvers (RGB – CRT).

MANCIANO – Fucilazione di 5 giovani sorpresi con armi a Selva della Normi di Gallese di Castro ad opera di militari tedeschi.

CAPALBIO – Disarmati 3 tedeschi di guardia ad un deposito di armi ed asportazione di tutto il materiale (CRT).

MANCIANO – 5 partigiani, catturati ai primi di marzo perchè sorpresi con armi a Selva della Normi di Gallese di Castro, sono fucilati alle 8,15 in una piccola vallata di Prato Budello: Affrico Balocchi di Selva di S.Fiora, Marsilio Gavini di Castell’ Azzara, Felice Grillo di Acquapendente, Francesco Sorrentino di Castell’Azzara ma nato in Messico ed Alvaro Vasconi di Castell’Azzara. Nei giorni precedenti gli ambienti ecclesiastici di Sorano e Pitigliano avevano scongiurato la fucilazione mentre a Manciano l’ambiente è favorevole per la presenza del prete fascista Antonio Ferretti (AGA + CRT + REL. 7G + TMV ).  Per la fonte BAM, i 5 sono catturati il 2 marzo a casa Sbraci di Elmo e condannati a morte dal Tribunale Militare tedesco il giorno 12 a S.Martino al Cimino. Tutti appartengono alla Banda di Montebuono.

Così, invece, lo scarno e gelido comunicato fascista: “Il 14 corrente,alle ore 8,15, in Manciano, militari tedeschi fucilarono cinque giovani appartenenti a bande armate, catturati in località Selva dell’Amore di Cellere di Castro (Viterbo) e trovati in possesso di armi” (NGNR del 28/3/1944).

RADICONDOLI – Il grosso della Brigata Spartaco Lavagnini, comandata da Viro, con oltre cento uomini giunge sulle Carline dopo uno spostamento di 3 giorni per sfuggire ad ulteriori rastrellamenti (BPA – PVM).

S.GIMIGNANO – Scontro a fuoco tra partigiani della Bgta Gramsci e milizia fascista (CRT).

VOLTERRA – Arresto degli antifascisti volterrani Metello Cardellini e Armando Santi (ANPI Volterra).

1973

 PISA – I medici legali del tribunale di Pisa documentano, nella perizia sulla morte di Franco Serantini, che questa fu conseguente alla molteplicità di colpi inferti con i calci dei fucili, alcuni dei quali al cranio ( CFC ).