8 marzo

1866 

COLLESALVETTI – Nasce Giovanni Parentini. Bracciante antifascista, residente a Fauglia, viene arrestato nel novembre 1928 per offese al capo del governo, prosciolto e diffidato. E’ radiato dal casellario politico nel 1936, ma soltanto per l’età ormai avanzata (CPC).

1884

CAMPO nell’ELBA – Nasce Pietro Dini. Agricoltore “di idee repubblicane“, residente a Livorno. Nell’agosto 1942 sabota la conferenza di un oratore fascista e viene ammonito fino al proscioglimento in occasione del ‘ventennale’ nel novembre 1942 (CPC).

1892

PISA – In una perquisizione, all’ anarchico Giuseppe Daveggia viene sequestrata la Dichiarazione dei princìpi e delle finalità del costituendo Circolo Anarchico Femminile di S.Marco alle Cappelle che avrebbe dovuto formarsi ufficialmente il 19 successivo. In questo programma è chiaro lo sforzo di aggiornamento per la comprensione delle problematiche femminili nel mondo del lavoro (ALS).

1899 

SUVERETO – Nasce Impero Rossi, anarchico, attivo antifascista emigrato in Belgio, Francia e Spagna dove prende parte alla lotta antifranchista. Ferito gravemente, paralizzato, viene curato in Unione Sovietica dove morirà (RLL).

1900 

ABBADIA S.SALVATORE – Nasce Tigrino Sabatini [vedi], da Enrico e Filomena Baiocchi. Trasferito a Roma contribuisce a formare il gruppo comunista “Scintilla”; partigiano combattente col nome di battaglia “Badengo“, sarà catturato in seguito a delazione, imprigionato, condannato e fucilato dai nazisti a Forte Bravetta il 3 maggio 1944 (www.romacivica.net).

LIVORNO – Nasce  Alfredo Tevenè, insegnante, fratello di Cesare e Garibaldo, fin dal 1914 in contatto con i maggiori esponenti del Pri. Diffidato nell’agosto 1941 per diffusione di un libello antifascista, sicuramente vigilato almeno fino al 1942 (CPC).

MASSA Marittima – Nasce Duilio Maiorelli, partigiano combattente della XXIIIª Brigata Boscaglia (ANPI Roma).

SIENA – Nasce Giuseppa Bacci, casalinga antifascista. Subirà un arresto nel 1929 per offese al capo del governo (CPC).

1903

PIOMBINO – E’ guerra mediatica. Per mezzo delle colonne del reazionario Il Corazziere, la direzione della Magona stigmatizza il lungo sciopero in corso bollandolo come un gesto ” inconsulto, perché gli operai intend[evano] protestare contro la direzione dello stabilimento, negando ad essa il suo buon diritto di educare al lavoro le donne e i fanciulli“. Naturalmente non si accenna al fatto che donne e fanciulli vengano impiegati prevalentemente nel reparto probabilmente più nocivo alla salute (CCO).

1920 

LIVORNO – Nasce Giuseppe Sartori “Livorno“. Di Carlo, residente a Bagnone (Ms), marinaio. E’ partigiano in Emilia nel periodo  che va dal settembre 1944 al 25/4/1945 nella Brigata “Leone Borrini” (UBO).

1922 

LIVORNO – Oltre 2.000 persone partecipano al funerale dell’operaio socialista Paolo Venturini, morto per “infortunio sul lavoro” negli Stabilimenti Concimi Chimici. Sono presenti le bandiere di tutte le organizzazioni proletarie. I  cordoni del carro funebre sono sorretti dall’on. Antonio Russardo Capocchi, presidente dell’Amministrazione provinciale, da Luigi Cecchi, segretario della Camera confederale del lavoro, da Silvio Bini e Alfeo Pietrini per la Camera del lavoro sindacale, dal dott. Marangoni e altri. Alla fine delle esequie, mentre a piccoli gruppi i partecipanti tornano a casa, scatta l’aggressione fascista. Una trentina di elettricisti ed anarchici viene assalita da numerose camicie nere che, dopo aver esploso colpi di pistola, li bastonano: la loro colpa – affermeranno falsamente – è quella di aver approfittato delle ”onoranze funebri” per ”inscenare una imponente manifestazione politica”, non scoprendosi poi il capo quando il corteo ha incrociato il funerale di un invalido di guerra, fatto smentito da altre cronache. Sono percossi con i calci dei moschetti i sovversivi Mario Acconci, Adamo Breschi o Freschi, Ugo Lorenzini (che cadrà in Spagna il 4 gennaio 1937) e Giovanni Sarti, uno dei più attivi diffusori de «Il seme»  (RLL) .

VOLTERRA – Il corrispondente piombinese di ”Umanità Nova” segnala l’inizio dello sciopero della fame degli anarchici piombinesi incarcerati a Volterra per i fatti del 26 giugno 1920: protestano per il rinvio del loro processo e per l’impossibilità di provare la montatura ordita contro di loro tramite la confessione estorta al giovane Selico Carlotti che si accusa di aver lanciato una bomba contro la caserma, dopo averla ricevuta dalle mani di Adriano Vanni in complicità coi sovversivi Baldi, Benucci, Maggini, Contini, Salvadori, Bartolucci ed altri armati di fucile (RLL).

1944

ABBADIA S.Salvatore – Due delle donne responsabili delle agitazioni dei giorni precedenti, Adalgisa Sabatini Bisconti e Olga Fabbrini Flori, arrestate, sono tradotte al carcere senese di Santo Spirito. Con loro anche il padre di Pietro Sbrilli ed il fratello di Giacomo Sabatini, due degli antifascisti ricercati (LSS,23).

FRASSINE – Il capo sezione Viazzo Zazzeri ed il capo squadra “Marco” riescono a recuperare, per la IIIª Brigata, 3 fucili mitragliatori, vari moschetti, bombe a mano italiane e tedesche ed abbondante munizionamento (RAM).

MASSA MARITTIMA – Partigiani della 3a Brig. Garibaldi si scontrano con la Gnr locale uccidendo 2 militi (RCR – CRT – LDIIR- RAM).

MONTICIANO – Uomini della Lavagnini sparano contro un’auto della 98ª legione GNR di Grosseto, proveniente da Siena. ” Il conducente, caposquadra Neri BOERIO e certo Elamiro MAGRINI, commerciante, che si trovava a bordo dell’autovettura, rimasero gravemente feriti “(NGNR del 13/3/1944 – CRT) ; analogo episodio riportato in data 11/3 da alcune fonti, data che invece risulta essere il giorno del decesso in ospedale dell’autista ferito nell’episodio, il vice-brigadiere della Gnr Poerio Neri  (NGNR).

PIANCASTAGNAIO – I partigiani Libero Stolzi di Abbadia S.S. (20) e Florindo Guerrini di Piancastagnaio (21) sono fucilati e impiccati ad alberi in paese per molte ore: i corpi lacerati da numerose pugnalate, le onoranze funebri impedite ( SNFT – LSS,23 ).

PITIGLIANO – Accompagnati da un delatore pitiglianese, certo B.G. (1915), i tedeschi circondano il podere di Domenico Della Morte, (sito in località Porcarecce-SNFT) arrestandolo insieme al colono Rotili e ad un militare calabrese sbandato, Alfredo Maisano. Dopo averlo depredato di animali e generi alimentari, il podere viene dato alle fiamme (BAM). Domenico Della Morte verrà incarcerato e condannato a 5 anni per attività antitedesca (SNFT).

PONTEDERA – “Giunge ora notizia che, nella notte sull’8 corrente, in Pontedera, alcuni militari facenti parte di una colonna autocarrata germanica, proveniente da Nettuno e diretta a Livorno, in istato di ubriachezza e con le armi alla mano, forzate porte e saracinesche di alcuni esercizi, vi penetrarono asportando liquori, vino e devastando i mobili e quanto altro si trovava negli esercizi stessi.” (NGNR del 30/3/1944).

ROCCALBEGNA – “L’8 corrente, in località Poggio alle Forche del comune di Roccalbegna, ignoti ferirono mortalmente un soldato tedesco che transitava in automobile” (NGNR del 14/3/1944) – Prefettura di GR – telegramma ).

S.FIORA – In questa data, il sistema informativo repubblichino porta a conoscenza del Duce dell’arresto ” … di un certo capitano Chiara, destinato quale cancelliere al tribunale provinciale, perché, da notizie avute da un ribelle catturato, risulterebbe indiziato di essere in collegamento coi ribelli. In Santa Fiora si sta costituendo il tribunale per giudicare i ribelli ed i renitenti già catturati” (NGNR del 8/3/1944).

SORANO – In località  Pianetto di Sorano, durante un rastrellamento congiunto tra fascisti e tedeschi, Vincenzo Serafinelli di Manciano (1918) viene arrestato, condotto a Viterbo e costretto ad arruolarsi nella GNR (BAM).

VIVO d’ORCIA – La Formazione partigiana Mencattelli disarma 8 fascisti (CRT).

1945 

 Luogo non indicato – Arresto del fascista Francesco Cinquemani, ritenuto uno dei responsabili della fucilazione di renitenti alla leva avvenuta a Monte Bottigli. Scagionato da testimoni, andrà assolto per non aver commesso reato  [Sentenza del 18/12/1946 e successive].

1960

LIVORNO – Muore Ilio Scali, muratore, anarchico, incluso nella lista degli ”oppositori da arrestare in determinate circostanze”, vigilato dai fascisti fino al 1943 (RLL).

1973

NICCIOLETA – Sepolti sotto una frana in miniera, perdono la vita Egidio Masi e Renzo Salvadori (LEL).